Haflinger e Pinzgauer nei ricordi giovanili dell’amico Pierino

La denominazione ufficiale degli Haflinger era “carrettella motorizzata”; sostituivano infatti le carrettelle spinte da cavalli e muli in grigioverde.

I Pinzgauer, come le carrettelle fabbricati in Austria, erano assai più grandi, ma meno di un autocarro. Poi venivano – in ordine di grandezza – gli Steyr grossi come un Saurer.

I più grossi si ribaltavano facilmente, creando scompiglio e talvolta morti e feriti; erano piuttosto imitazioni di camion che camion veri e propri (avevano un baricentro troppo alto, erano rigidi sotto il pianale, prodotti inventati da colonnelli stranieri per altri colonnelli di Stato maggiore, quelli che stanno sempre seduti in un ufficio).

Il piccolo simpatico Haflinger, Steyr-Puch esso pure, lo vedi sgattaiolare tra il traffico cittadino, per correre verso qualche mulattiera. Bello e simpatico, era abbastanza sicuro.

Quanto al Pinzgauer (ah, ricordo: c’è quello a 4 ruote, corto, e quello a 6 inutili ruote, ingombrante e poco snello) e quanto alla sicurezza che offre, non so: ma guidato da mano esperta su per sentieri (o sim.) conosciuti, farà il suo dovere portandovi sani e salvi a destinazione. Qui, attenti a non esagerare con il carburante alcoolico! Il piede pigerebbe sull’acceleratore in modo improprio e gridolini (femminili) ed urla taciterebbero il silenzio di quel sito naturale.

[Il “tacitare con urla” mi fa simile all’Achillini di detestata memoria].

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