L’uscita sotto le stelle

Escursione sotto le stelle 2017

“Se l’è mia süpa, l’è pan bagnaa!”
L’uscita di chiusura nei dintorni di Lugano, o meglio nel Comune di Lugano, per forza di cose si svolge su tracciati noti, ma la comprovata abilità del nostro conductor ha saputo trasformare, con pochi tocchi da consumato chef, la solita “süpa” in un piatto appetitoso e stimolante.

Convoy schierato al solito posto; quest’anno, al contrario della scorsa edizione, con prevalenza di Jeep. Cordiale e spontaneo l’applauso a Mirto ‘Cuorematto’ Sanvì che, al contrario della scorsa edizione, riprende appieno il suo ruolo presidenziale in ottima forma lasciandosi alle spalle i brutti ricordi cardiaci.

Se una critica ci è concessa, la partenza è avvenuta un po’ troppo tardi.

Lasciato Sonvico, ecco la grande delusione della strada sistemata e civilizzata con un fondo liscio e duro, più adatto alle 4×4 salottiere che non ai nostri rustici mezzi: per fortuna la seconda parte del tracciato ha conservato pietre e radici e ci ha regalato la gioia di vedere giunti e sospensioni all’opera. Il Monte Roveraccio è già avvolto nelle tenebre, ma tutti leggono attentamente le circolari del buon Vittorio e perciò pochi hanno la pila, ma tutti trovano la bocca anche al buio, facendo onore al tradizionale pinzaperitivo. Momento di vivida emozione il saluto alla bandiera e le note dell’Inno Svizzero suonate con maestria dalla tromba di Mirto: con tante Jeep a disposizione ci saremmo però aspettati una coreografia d’entrata del patrio vessillo a bordo di un veicolo, come nella miglior tradizione della nostra armata. Si sale verso l’Alpe del Pairolo su carreggiate di cemento che ci ricordano più il tavolo da biliardo che non la montagna: è il prezzo che dobbiamo pagare alle fusioni comunali! Allo scollinamento breve ma con scenografica sosta alla grande croce del Mataron segue una discesa su vero sterrato verso Cimadera. Sarò rognoso, ma “se tasi ma vegn ul goss”: avrei preferito la salita sul fondo impegnativo e la discesa sul liscio. Poi asfalto fino davanti ai piatti del Grotto del Faggio di Arla. Il campanile di San Sebastiano di Breganzona batte l’una quando mi ficco sotto le coltri stanco ma contento.

Giancarlo


Sotto le stelle… e sopra lo smog
Un avvicente percorso in fuoristrada

Ancora una volta il Comitato di HafliPinz Ti è riuscito ad aprire le barriere di strade patriziali e forestali per il transito dei nostri mezzi ! E, finalmente, abbiamo la meteo “dalla nostra”, verrebbe da dire, pensando alle due ultime uscite forzatamente annullate a causa del maltempo. Finalmente anche perché i numerosi presenti (14 veicoli, di cui: 1 Haflinger 700AP, 3 Pinz 710M, 4 Puch 230GE, 4 Jeep Willys MB, 1 Jeep Kaiser CJ-5, 1 Ford M151 Mutt e 26 partecipanti) avevano gran voglia di ritrovarsi.

Il percorso, partendo dalla Resega con la foschia, ci ha condotti a Sonvico e poi, via Ruscalina, al Monte Roveraccio dove HafliPinz Ti ha offerto, sotto una vieppiù chiara volta celeste, il tradizionale ed apprezzato aperitivo, con la gradita sorpresa della presentazione della bandiera nazionale, accompagnata dall’esecuzione del Salmo svizzero suonato con la cornetta dal nostro Presidente Mirto.

Quindi di nuovo ai nostri mezzi che, passando per Rosone, Petrolz, su per la recentemente restaurata pista forestale, ci hanno portati fino al Mataron dell’Alpe del Pairolo. Lì, al cospetto di un imponente crocione che domina il Luganese, abbiamo potuto ammirare: in basso uno scenario di luci e sopra di noi un cielo “affollato” di lucenti stelle, tra cui le costellazioni dell’Orsa maggiore e della Cassiopea. Eccoci poi scendere a Cimadera, Piandera fino in Arla dove, al Grotto del Faggio, la tavola era imbandita: un gustoso risotto con ossobuco per il quale pochi hanno rinunciato al “bis”.

Dopo un appassionato scambio di informazioni sul mondo della cultura dei veicoli militari d’epoca, Vittorio ci ha orientato in merito all’attività che HafliPinz Ti intende svolgere nel 2018. A seguire qualche “gorgheggio”(per taluni “gargarismo”) a compimento della lieta serata conclusasi dopo la mezzanotte.

Arrivederci, dunque, al (novità) pranzo di chiusura d’attività annuale previsto per sabato 18 novembre prossimo.

Carlo

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