Monte Tamaro: Incontro Veicoli Militari d’Epoca

Il buon Vittorio, persona all’apparenza mite e gentile, in gioventù deve aver compiuto nefandezze di ogni genere, peccati innominabili per i quali l’Onnipotente non ha trovato altra punizione espiatoria se non quella di inviare un diluvio universale 2.0 proprio il giorno del raduno internazionale sul Tamaro, incontro fortemente voluto dal Nostro e preparato da tempo con enorme impegno e dispendio di forze.
Al ritrovo mattutino a Rivera si presentano solo i mezzi anfibi ed i veicoli attrezzati con snorkel per guadi estremi: gli altri risultano travolti dalla corrente sulle strade d’accesso. Morale alle stelle perché vale pur sempre il proverbio “Spusa bagnada, spusa furtunada” e decollo del convoy di una sessantina di mezzi verso la meta, via Monte Ceneri, Monti di Spina, Valle Luna, Alpe Foppa 1530 m/slm su uno sterrato di una decina di chilometri reso insidioso dalle intemperie. Veicoli schierati in formazione statica, ma militarmente coreografica ed equipaggi che si affrettano all’aperò – un’eccellenza preparata e servita dai Catella’s brothers – denominato vin d’honneur vista l’internazionalità dell’evento, per creare un equilibrio osmotico tra i liquidi interni e quelli esterni.
Devota visita alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, opera di Botta, ma fermamente voluta da Egidio Cattaneo, promotore follemente innamorato del suo Tamaro, in ricordo della moglie scomparsa.
Perché scrivo devota? Il Club è apolitico e aconfessionale, atei e bigotti convivono in pace, ma la fede per la Vergine viene ribadita da molti ad ogni uscita: all’arrivo alla meta si sente sempre proclamare “cito che semm rivaa, dev avé vardà giò la Madona!”.
I Soci di Bironico, bandella dalle apprezzate note nostrane, creano un piacevole diversivo al ticchettio delle gocce sulle rozze lamiere grigioverdi e sulle mantelline mimetiche. Il Corpo dei Volontari Luganesi, schierato in formazione, spara verso l’odiata nuvolaglia, per vendetta auguriamoci non a salve, e il cappellano militare della Br fant mont 9 Don Michele Fornara benedice veicoli ed equipaggi, dopo parole di cristiano conforto per i fuoristradisti roridi non di rugiada, ma di impietosi piovaschi. Commovente l’esecuzione con bombardino e fisarmonica dell’Inno patrio.
Dopo il pranzo mesto rientro alla spicciolata da una giornata che avrebbe potuto essere meravigliosa se lo zio Elio si fosse ricordato dell’appuntamento: il 13 non perdona e “Piove, governo ladro!”.
Tante e tali sofferenze perlomeno hanno mondato l’anima di Vittorio da ogni colpa: ora è quella di un innocente neonato degno della gloria del Limbo.
PS: facendo fede alle catastrofiche previsioni di Locarno Monti questo sarebbe stato il resoconto della giornata. Ma il nostro ottimo Vittorio ha avuto una giovinezza improntata a casta morigeratezza acquisendosi la benevolenza di Chi tutto può, anche fermare la mano di Giove Pluvio e noi abbiamo goduto di una giornata meteorologicamente non dico estiva ma senz’altro apprezzabile.
Bravi tutti!

gcb


Ospiti
Militär-Fahrzeug-Freunde (Fällanden, ZH)
Club Veicoli Militari Storici (Oltrona San Mamette, I-CO)
Saurer Club Ticino
Corpo Volontari Luganesi
Forte Mondascia
Association Fort de Litroz (Martigny, VS)

Presenti all’Incontro
59 automezzi militari storici:
– le classiche “vecchiette” Jeep Willys MB, Ford GPW, Dodge WC, Fiat AR Campagnola) e poi le Jeep W. CJ3B, M38 e CJ5
– gli agili Haflinger 700AP
– i rampanti Pinzgauer 710M, 712M e 712 ambulanza
– il caratteristico Unimog D411 “ten-ten”
– i più moderni Puch 230GE
– lo speciale Steyr G680
– l’elegante ‘baronessa’ >Saurer 2DM
– gli imponenti Saurer 6DM
– l’ammirato Saurer prototipo del 1939, con 8 ruote sterzanti
– la motocicletta ex militare Condor A-350


  • L’articolo della rivista “Notiziario MAB”, riservata ai soci del Club Veicoli Militari Storici (pag. 1pag. 2)

 

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