Fino alle sorgenti… dell’AIL

Per il raid alla scoperta di quelle del Nilo ci stiamo organizzando.
Bref! Quella indicata nel titolo è stata la meta riguardante l’uscita in notturna dello scorso 17 ottobre.
Una clemente giornata autunnale è stata di buon auspicio sin dal momento del ritrovo presso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Gravesano. Da lì è iniziata la salita (quasi un’arrampicata) sulla Penodra che, in breve spazio, porta dai 336 m.s.l.m. del fondovalle agli 850 m di quota di Arosio, “Tèra d’sora”.  A quel punto il convoy ha inforcato la Strada per i Monti, passando per l’Alp da Turesela fino ai 1343 m.s.l.m. del mitico Pian Cusello. Perché mitico?
Correva l’anno 1893 quando la Città di Lugano, incombente un’epidemia di tifo, decise di rinunciare al prelievo di “acqua corrente” di dubbiosa salubrità dai pozzi cittadini, situati nelle cantine, a poca distanza dai pozzi perdenti delle “acque scure”. Inoltre, con l’inaugurazione della Gotthardbahn, Lugano si affacciava all’industria del turismo per la quale la potabilità dell’acqua erogata era un tassello fondamentale. Fu così che nel 1893 il Consiglio comunale luganese decise lo stanziamento di un credito di 1 mio di franchi per la realizzazione di un acquedotto che, dalle sorgenti site tra il Monte Gradiccioli e il Tamaro (per l’appunto in Pian Cusello) portasse acqua di qualità e quantità eccellenti fino in Città.
Giustamente, l’amico Bruno F. ci segnala l’interessante articolo in proposito apparso sul No. 42 della Rivista di Lugano di venerdì 17 ottobre 2025. In mancanza del servizio fotografico dell’amico Franz K., alcune foto a pagina 12 della Rivista illustrano la “location”.
Torniamo però ai nostri giorni. Il convoy si è inoltrato lungo la strada forestale (in parte sterrata) che per più di 7 chilometri si dipana tra superbe faggete, colorati lariceti e verdi pascoli fino alla Casa forestale. Essa ci ha accolti caldamente con uno scoppiettante camino, acceso per l’occasione dal custode Nicola Simonetti. La nostra “équipe gastronomica” ha quindi servito il gustoso “HafliPinzAperitivo” consumato in gioiosa compagnia.
Verso le 21h00 siamo scesi al ristorante Bivio di Manno per una conviviale e simpatica cena.

Autocolonna
9 mezzi militari storici (1 Pinzgauer 710K, 1 Puch230GE, 1 Jeep Willys MB, 2 Jeep Willys CJ 3B, 1 Jeep Willys CJ 3A, 1 Jeep Kaiser CJ 5, 1 Mutt M151A2, 1 Land Rover 88)

Partecipanti
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