Col Gottardo si raddoppia!

Sì, non un commento, ma due!


Sul Passo del San Gottardo e sull’Alpe di Lucendro: una full immersion nella storia patria e nella natura

Baciato dal sole, in una giornata dal cielo terso, il convoy di HafliPinz TI sale, dal Motto Bartola, i 24 tornanti (nel tratto più spettacolare della Tremola) che lo porteranno ai 2108 m.s.l.m. del Passo del San Gottardo, elemento di identità nazionale e cantonale.
Era infatti il 1832 quando, su progettazione dell’ingegnere ticinese Francesco Meschini, viene realizzata la strada carrozzabile del Passo, tra Göschenen ed Airolo. Giunto al colmo e salutato il monumento all’aviatore Adriano Guex, il convoy si dirige verso l’ampio piazzale antistante la Fortezza Sasso da Pigna. Qui Nathan provvede a disporre, in perfetto ordine cronologico, i veicoli per una prima foto ricordo.
Dopo una “noiosetta” colonna all’unica biglietteria in funzione, finalmente entriamo nel ventre della montagna. Fatti pochi passi, alla caffetteria gustiamo un caffè con gipfel rifocillante per poi proseguire la visita. Si inizia dal grande serbatoio della riserva d’acqua per la guarnigione, poi si passa agli accantonamenti, alla postazione “Comando direzione fuoco” e, quindi, grazie alla funicolare interna, si sale fino al magazzino munizioni e di seguito all’ubicazione, in Fortezza, del cannone da 155 mm di diametro. Esso è in grado di spedire “confetti” da più di 40 kg di esplosivo contro chi avesse intenzione di invadere il Ticino, per esempio passando dal Passo del San Giacomo ad oltre 14 km di distanza (dove erano state trasportate e posate, dagli italiani, due carrozze ferroviarie, visibili in fotografia), ma la temperatura interna intorno ai 12° centigradi ci fa apprezzare la temporanea uscita sulla terrazza panoramica, al caldo sole… salvo renderci conto che occorrerà rientrare e percorrere a piedi i circa 2 km di cunicolo che ci riporteranno ai nostri mezzi.
Finalmente inizia la trasferta sulla sterrata lungo l’incantevole Lago di Lucendro, fino all’omonimo Alpe. Lì, il nostro staff incaricato della logistica dei mezzi e della gastronomia, sotto la guida dell’amico Patrick (che pure ci ospita nella sua ex casermetta ufficiali), dopo l’HafliPinzAperitivo curato da Nathan, serve la gustosissima fondue, fatta giungere appositamente da La Gruyère. Manuela, moglie dell’amico Marco R., ci offre uno squisito tiramisù, confezionato appositamente “in casa”.  Cosa volevate di più?
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono adoperati per la piena riuscita di questo nostro spettacolare evento!

Carlo

Autocolonna
15 mezzi militari storici (4 Pinzgauer 710M, 2 Haflinger 700AP, 1 Puch 230GE, 2 Jeep Willys CJ 3B, 2 Jeep Willys CJ 3A, 1 Jeep W. Kaiser CJ 5, 1 Jeep MB, 1 Alfa Romeo AR31, 1 moto Condor a580)

Partecipanti
30


Il raduno sull’Alpe di Lucendro? Una cannonata!

 Su invito dell’amico Carlo riprendo, in parte, quanto avevo scritto, a mo’ di ringraziamento, all’amico Patrick, alle collaboratrici e ai collaboratori in baita.
Per la prima volta, nella sua ventennale storia, il convoy di HafliPinz Ti è stato salutato, al suo arrivo e alla partenza dal luogo del Raduno, con un colpo di cannone (a salve)!
Sull’Alpe di Lucendro, oltre al folclore, questi sono stati istanti che hanno toccato la mia sensibilità e quella di molti nostri associati.
I momenti trascorsi sull’alpeggio sono stati bellissimi: la visita alla baita, con il piccolo museo militare ed ai suoi dintorni, che Patrick, orgogliosamente, definisce “il mio piccolo paradiso”, il paesaggio alpino circostante con le montagne a specchiarsi nel Lago di Lucendro, il cielo limpido e la frescura del luogo.
Poi il posizionamento, sul terrazzo naturale antistante la baita, di chi aveva fatto parte del primo distaccamento per vedere sbucare il convoy sulla stretta pista sterrata che costeggia il lago. Quindi tutti in coro ad esclamare: eccolo, eccolo! Si sono poi susseguiti l’avvicinamento dell’autocolonna all’Alpe, l’arrivo in quota e, infine, il dispiegamento dei 15 mezzi presenti in mostra statica (sapientemente curata da Carlo e da Marco N.).
Ed ecco il saluto con un colpo di cannone!
Enorme sorpresa, esclamazioni di gioia!
Dopo i convenevoli di rito, le lancette dell’orologio e il famoso languorino hanno segnalato ai presenti che era l’ora del classico HafliPinzAperitivo.
Oltre al bianchino o all’analcolico, l’amico Nathan si è superato mettendo sul tavolo l’eccellenza dei salumi nostrani. E in un batter d’occhio il “nostro popolo” ha spazzolato la tavolata!
A quel punto la fondue maison era quasi pronta per essere servita e l’invito di Patrick a prender posto è stato immediatamente accolto: tutti a gustare una prelibatissima fondue, apprezzatissima dai commensali e pertanto accompagnata da un significativo applauso spontaneo!
A seguire il dolce: un delizioso tiramisù preparato con cura dalla moglie dell’amico Marco R.
All’ora del rientro, calorosi ringraziamenti, saluti, strette di mano, dimenticando magari qualcuno (nel viavai può capitare) e la promessa di un arrivederci.
Mi piace concludere questo scritto con un ulteriore grazie a Patrick e a chi con lui ha collaborato poiché sono stati loro gli artefici del successo ottenuto dal bellissimo Raduno sull’Alpe di Lucendro!
Per HafliPinz Ti, ça va sans dire, è stata un’altra giornatona!

Vittorio

P.S. Non ho partecipato alla visita della “Fortezza Sass Da Pigna” sul Passo del San Gottardo e, quindi, non ho elementi per parlare della medesima.
Da qualche riscontro ricevuto, posso dire che la visita è stata molto stimolante e gradita. Un sentito grazie a Giorgio per l’interessante presentazione storica!

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