La spedizione in Val Onsernone

Come si potrebbe definire l’uscita che il Club ha effettuato nelle Valli Onsernone e Vergeletto, se non impegnativa, ma intrigante ed appagante?
Sono strette e profonde queste valli fluviali dove la strada si aggrappa al pendio e sale in un susseguirsi di curve e tornanti da capogiro, senza dimenticare la notevole opera di Ponte Oscuro. Proprio lì, dove a guardar di sotto vengono le vertigini, la nostra attenzione è stata attirata da un gruppo scultoreo posto proprio all’incrocio delle tre strade. La didascalia in basso a destra dice: “La leggenda della MISERIA” – Agosto 2019 – R. Pache. Sul momento non ho colto il vero significato dello scritto.
L’indomani però, digitando in rete “Ponte Oscuro Onsernone”, l’attenzione è caduta su un articolo del Corriere del Ticino datato 27 luglio 2019. Vi consiglio di andare a leggerlo perché, oltre alla gustosa leggenda, aiuta ad ulteriormente capire i problemi che il vivere in valle ha posto e ancora pone oggigiorno. Detto ciò, torniamo alla cronaca della nostra giornata. Salendo in Val Vergeletto i tornanti sono da pennellare per non dover manovrare inutilmente. Il convoy, ben coordinato da Nathan con la supervisione di Vittorio, dai 318 m.s.l.m. di Cavigliano è giunto ai 906 m.s.l.m. del paese di Vergeletto. È stato un avvicendarsi di curve a 180°, in poco spazio, per guadagnare quota nella valle incassata. Col dovuto rispetto per le grandi opere di genio civile, questi manufatti meritano una menzione accanto alle notevoli realizzazioni delle strade della Tremola e dello Stelvio.
Il nostro vice coordinatore Nathan ha curato nei dettagli l’escursione cosicché, in una sosta dopo il paese di Vergeletto, ci ha fornito un’interessante relazione sulla geologia del luogo, supportandola con fotografie e campioni di pietre. A seguire, un interessante percorso sterrato in golena ad ammirare un curioso fenomeno determinato dai licheni di un vivo colore arancio che si aggrappano alle pietre lungo il fiume Ribo. Quindi la visita, guidata dal titolare Kevin, alle cave Pollini. Un’immersione in una realtà di dimensioni enormi; dalla cava, ai blocchi di gneiss, agli enormi macchinari. Per esempio la gigantesca pala caricatrice (gommata e catenata) da 90 tonnellate che ha fatto da sfondo all’HaflipPinzAperitivo magistralmente allestito da Giuliano e dal suo team, con l’apprezzata collaborazione della nostra associata Angela.
Mezzogiorno era passato e siamo ridiscesi al Ponte Oscuro per risalire in Val Onsernone fino a Comologno. Lì, all’Osteria al Palazign, ci aspettava uno squisito menu di due portate, con insalata dessert e caffè. Per questa godenda, Nathan ha saputo “spuntare” un prezzo d’altri tempi: 40 franchi! Ben fatto!
In conclusione, un sentito grazie agli organizzatori per l’apprezzato e variegato impegno profuso.

Carlo

Autocolonna
7 mezzi militari storici (1 Pinzgauer 710M, 1 Puch 230GE, 1 Jeep Willys CJ 3B, 1 Jeep Willys MB, 2 Jeep Kaiser CJ 5, 1 Alfa Romeo AR31)

Partecipanti
21

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