Punto strategico durante le due Guerre mondiali (aspetto storico-culturale), panorama mozzafiato su Alpi, Prealpi e Locarnese (aspetto ricreativo)
“Cogli il momento!” – Lo diceva un filosofo dell’antichità; così è stato. In un momento in cui le contrarietà sembrano accavallarsi anche HafliPinz Ti ha dovuto, per la seconda volta in questa stagione, reinventarsi. Dopo il rinvio dell’uscita in Val di Carassino (per regioni di transitabilità), che Vittorio ha saputo opportunamente sostituire con la trasferta al Passo San Lucio, la successiva uscita all’Alp Stabveder (Val Calanca) sembrava cosa acquisita. Purtroppo, per motivi indipendenti dalla nostra volontà, il programma è andato “con le gambe all’aria”. I tempi erano ormai stretti, però un colpo di fortuna era nell’aria e, ancora una volta, Vittorio ha saputo coglierlo rispolverando un progetto in “stand by” da alcuni anni: risalire, cioè, la Valle di Arbedo su, su fino a toccare la quota 2002 della località Biscia, ai piedi del Corno del Gesero-Cima delle Cicogne. Detto fatto, il programma è stato allestito, pubblicato sul sito e inviato agli associati. In molti hanno risposto positivamente all’invito. Infatti, al ritrovo fissato alla stazione di Arbedo-Castione c’erano ben 11 veicoli e 28 partecipanti lieti di condividere l’esperienza. Tra di essi anche un gradito ospite, nella persona dell’avv. Adam Ferrari rappresentante delle associazioni della Svizzera di lingua italiana in seno al Comitato della SHVF (Swiss Historic Vehicle Federation). Egli ha testimoniato la sua simpatia e quella della SHVF nei confronti di HafliPinz Ti, Club che partecipa regolarmente alle Assemblee di questa associazione mantello. Quest’ultima conta oltre 140 club affiliati ed oltre 22’000 soci. Si comprende quindi l’importanza che simili numeri possano avere politicamente, a livello federale, in difesa degli interessi dei proprietari di veicoli storici che, come Ferrari ha evidenziato, sono patrimonio culturale storico al pari di altri beni culturali giustamente tutelati.
Ma veniamo alla cronaca della nostra uscita. Dopo il saluto e le info da parte di Vittorio e di Angelo, tutti a bordo dei mezzi e via! Pedaggio individuale alla barriera di Arbedo (Q 274) ed in seguito andatura spedita e colonna compatta per la strada che percorre la china tra i maestosi alberi del fresco bosco. Si sale costantemente fino a “sbucare” sul pianoro dell’Alpe della Costa, poi in un attimo all’Alpe del Gesero e, quindi, alla vecchia Capanna omonima (Q 1772) con un’arietta decisamente frizzante. Da qui gli autisti inseriscono le 4 trazioni e le ridotte che permettono ai veicoli di arrampicarsi, anche con una certa eleganza, sulla ex mulattiera militare. Intanto il bosco si dirada ed il cielo si sgombera delle poche nuvole, offrendoci un caldo sole che permette di contrastare l'”effetto refrigerante” di un sostenuto vento sopraggiunto in quota.
Nell’impossibilità di allestire (causa il forte vento) il consueto aperitivo HafliPinz Ti all’aperto in località Biscia, con squisita gentilezza i responsabili della nuova Capanna UTOE ci hanno ospitati all’interno della stessa (in via di ultimazione) e qui, in un clima di bella camerateria, abbiamo potuto brindare in giovialità.
Discesa quindi alla vecchia Capanna per il pranzo che ci ha permesso di apprezzare una gustosa polenta con spezzatino.
A seguire il rientro caratterizzato da una gradevolissima novità: il tratto di strada che collega la Capanna con l’Alpe di Cadinello, precedentemente franato in un segmento, è stato molto ben ripristinato. Possiamo così rientrare attraverso la Galleria di Cadolcia passando per i Monti di Laura (GR). Davanti a noi si apre un bel panorama che guarda anche sulla Val Calanca con lo “scontroso” Alp Stabveder che non ha potuto ospitarci in questa occasione.
A conti fatti anche questa è stata una bellissima escursione.
Carlo
Autocolonna
11 veicoli (3 Haflinger 700AP, 1 Pinz 710M, 1 Pinz 710K, 1 Puch 230GE, 3 Jeep Willys MB, 1 Ford GPW, 1 Land Rover 88)
Partecipanti
28