Evento unico 2020: note, asterischi, commenti e retrospettiva fotografica

Il 19 settembre scorso HafliPinz Ti ha organizzato sull’Alpe e presso la Capanna SAT del Pairolo l’Evento unico 2020.

Il raduno in quota, al quale hanno presenziato ben 52 persone e 16 veicoli, a detta di partecipanti ed organizzatori è stato un successo.
Le parole di vari congiunti della famiglia Sanvì-Bassi (… Non ci aspettavamo una cerimonia tanto solenne e commovente… Tutto veramente molto bello… Una lode e un sentito grazie ad HafliPinz Ti!) e di vari soci (… Giornata semplicemente magnifica… È riuscito tutto bene… Anche i bimbi si sono divertiti… Aperitivo assai generoso ed apprezzato… Molto buona la formagella Alpe Pairolo… Complimenti e bravi tutti!) ci hanno gratificato.

A ricordo di questa giornata trovate:

  • il commento di Giorgio;
  • il saluto di Vittorio;
  • l’allocuzione di Carlo;
  • i bei servizi fotografici realizzati dagli amici Franz e Stefano (a fondo pagina).

Don Michele e il neo presidente Angelo hanno presentato a braccio i loro interventi, molto interessanti e ricchi di significati positivi, e non siamo quindi in grado di pubblicarli.


Autocolonna
16 veicoli (1 Haflinger 700AP, 3 Pinz 710M, 1 Pinz 710K, 4 Puch 230GE, 3 Jeep Willys MB, 1 Ford GPW, 1 Jeep Kaiser CJ5, 1 Alfa Romeo AR51, 1 moto Condor 580A)

Partecipanti
52


Quando ci si è ritrovati nel posteggio dietro il “Gotti Bar” e il “Garbani” la mattina pareva un po’ uggiosa, vogliosa di scaricarci addosso qualche metro cubo d’acqua, ma, da buoni ottimisti, si era convinti che il tempo avrebbe tenuto e l’unica acqua a cui si pensava era quella della bottiglietta di minerale distribuitaci con il disinfettante (di prammatica, visti i tempi!).
Un po’ prima delle nove il convoy di sedici mezzi si è mosso: un Haflinger, parecchi Pinzgauer e Puch, alcune Jeep, un’Alfa Romeo “Matta” del ‘52 e una moto Condor del ‘53 cavalcata da due baldi giovanotti. Fino a Sonvico tutto liscio, poi al vecchio campo di calcio si è imboccato lo sterrato che ci ha portati dapprima fino a Madonna d’Arla e poi, da Rosone, su su fino all’Alpe del Pairolo, a circa 1400 metri.
Io, con la mia chitarra, ero stato invitato dagli amici Vittorio e Fausto per una cantatina in compagnia dopo il pranzo. Ero su un “Pinz”, che si arrampicava benissimo, ma non è come quei SUV che le mamme usano per accompagnare i figli a scuola; rumoroso e rigido come l’asse degli gnocchi, sensibile ad ogni minima asperità: se fossi stato un flipper sarei andato in tilt. Però, tilt o non tilt, la salita è stata bella, entusiasmante, dispensatrice di sensazioni che le parole (le mie, per lo meno!) non riescono a descrivere adeguatamente.
Giunti all’Alpe del Pairolo è stato allestito un ordinato parco veicoli e quindi la compagnia si è radunata davanti alla Croce del Mataron, con sullo sfondo l’imponente scenario dei Denti della Vecchia. Lì, con una sobria ma toccante cerimonia, è stata degnamente ricordata la figura di Mirto Sanvì, amato fondatore e presidente del Club HafliPinz Ti, portato via dal Coronavirus il giorno della vigilia di Pasqua. In piedi su una Jeep, alla presenza della signora Vivalda Sanvì, hanno preso la parola Carlo Frey e don Michele Fornara, il quale ha poi provveduto a benedire i presenti e i veicoli. La tromba di Angelo Traversi ha quindi eseguito il “Silenzio” e il Salmo svizzero.
Alla cerimonia ha fatto seguito un ricco aperitivo offerto dal nuovo presidente Angelo Fassora e servito nel rispetto delle norme sanitarie vigenti. Poi, piccola scarpinata a piedi e ritrovo alla Capanna del Pairolo dove si è pranzato con polenta e brasato, fatti come Dio comanda.
Dopo il caffè, fuori la chitarra e aria alle corde vocali! La cosa cominciava a girare bene quando, ma guarda un po’, ha cominciato a piovere: non la poetica pioggerellina di marzo, ma un mini acquazzone che ha stroncato le velleità canore dei presenti e spinto ad accelerare i tempi del raduno. In men che non si dica il nuovo presidente Angelo Fassora, imperterrito in piedi sulla Jeep di turno, ha pronunciato con voce ferma il suo discorso di intronizzazione, seguito dal Salmo svizzero eseguito da Angelo Traversi. «Presidente bagnato, presidente fortunato!» gridava la folla dei presenti. Sarà vero? Per la sposa il detto vale, ma per il presidente? Io spero di sì e glielo auguro di cuore.
Quindi si è rifatta la “scarpinata” (erano poi solo circa 500 metri, neh!) per raggiungere i mezzi all’alpe ed è iniziato il viaggio di ritorno verso Canobbio; da Madonna d’Arla in giù sulla strada cantonale.
Che dire? Una bella giornata e una bella compagnia. L’unico mio rammarico: non aver potuto ricambiare adeguatamente la squisita ospitalità del Club con una bella cantata; un meteo avverso non me l’ha concesso. Però conto di rifarmi una prossima volta.
Intanto: grazie HafliPinz Ti, grazie di cuore!

Giorgio

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