“… Scusate: è passato anche di qui l’anno 2020?”
“… Forse, ma che caratteristiche aveva?”
Questo potrebbe essere un dialogo estratto dalla pièce teatrale in cui ci è parso di essere coinvolti nella nostra uscita… “della rinascita”, dopo i “domiciliari” a seguito del lockdown.
Sul perché di questa domanda-risposta tornerò più avanti. Andiamo con ordine.
Dapprima: 12 i mezzi e 26 gli impavidi partecipanti, di cui quattro giovanotti ed un pargolo di 6 mesi!
E ora all’itinerario: dopo un circuito sulle due sponde della Valle di Muggio, da Obino, imboccata la carrareccia in acciottolato (in dialetto: risciada) di notevole fattura, nel bosco sul crinale che conduce al Generoso è stato un avvicendarsi di emozioni. Dapprima, l’improvviso affacciarci sul “balcone” dell’Alpe Caviano, con una splendida veduta a 150 gradi, spaziante dalle pendici del San Giorgio alla Pianura Padana. Quindi, proseguendo nel bosco e passando per le belle radure del Dosso dell’Ora e della Balduana, si è giunti ai poggi di Pianspessa.
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