Anche questa volta la meteo bizzarra non ha fatto sconti. Pioggia era prevista e acquerugiola è arrivata a tentar di scompigliare i piani… ma nemmeno HafliPinz Ti ha fatto sconti.
Dieci veicoli e ventidue partecipanti si sono trovati per gustare l’HafliPinzAperitivo nei pressi dello Splash & Spa di Rivera. Lo splash poteva sembrare ambiguo, ma la buona idea di Nathan di imbandire l’hors d’oeuvre nel sottopasso autostradale, ci ha risparmiato l’aspersione dal cielo.
Un cordiale saluto d’entrata con un brindisi è stato di buon auspicio. Angelo e Vittorio hanno dato il benvenuto e comunicato agli autisti le dritte relative al percorso del convoy e così ci si è messi in marcia. Su verso il passo del Monte Ceneri indi in discesa in direzione di Robasacco che, secondo le recenti ricerche etimologiche, deriva da Roba de Sacco ovvero Cose del Casato dei De Sacco che, nel tardo Medioevo, si era spinto dalla Mesolcina fin sulle pendici del Monte Ceneri. Lontano erede dei De Sacco il ‘nostro’ Giuliano ha guidato l’autocolonna attraverso il paese per salire poi a Meggiagra e ai Monti di Calmagnon percorrendo una strada che, nonostante la topografia attuale la classifichi poco più che un sentiero forestale, si è rivelata perfettamente mantenuta come era indicata, per la prima volta, nel Foglio topografico dell’anno 1924, ovvero Strada di 3a classe (larga almeno 2.80m).
Abbiamo percorso questa strada come se fossimo in uno scenario degno dei più bei film storici hollywoodiani. I fari dei nostri mezzi a illuminare le foglie dai colori autunnali, in parte ancora sugli alberi, in parte già a terra a formare un vivace tappeto multicolore. Qua e là una nebbiolina scendeva ad ovattare l’ambiente e quasi si poteva immaginare che, da un momento all’altro, dal folto del bosco sarebbero sbucati dei cavalieri medioevali sui loro destrieri.
Ma la realtà era quella del 25 ottobre 2024 e, perciò, l’autocolonna proseguiva la sua salita fino al punto Q1038 ed oltre: su quella strada ex militare che nel Foglio del 1924 viene riportata come di 3a classe e che fino al 1946 era l’unica che, salendo da Robasacco, serviva il crinale dai Monti di Medeglia (con le postazioni d’artiglieria dell’Alpe Lagonce) fino al Matro e poi a Cima di dentro.
Al crocevia Q1038 il convoy prendeva a sinistra lungo gli erti pendii della Valle del Pianturino, passando sotto il Matro fino a Cima di dentro dove, nonostante un ‘corposo nebbione’, imboccava la strada del versante sottocenerino del crinale montuoso per scendere ad Isone.
Da lì via iniziava a farsi sentire un languorino allo stomaco che poteva esser soddisfatto poco più tardi al ristorante di Rivera. Qui, con le gambe sotto il tavolo, prendeva avvio la consueta e fiorita conversazione tra i partecipanti.
Carlo
Autocolonna
10 mezzi militari storici (1 Haflinger 700AP, 2 Puch 230GE, 1 Jeep Willys MB, 1 Pinzgauer 710M, 1 Jeep Willys CJ 3A, 1 Jeep Willys CJ 3B, 2 Jeep Kaiser CJ 5, 1 Jeep Golden Eagle)
Partecipanti
22