Sul Lungolago in occasione degli Historic Vehicle Days
L’intenzione era quella di solennizzare la sfilata con un accompagnamento musicale, ma la meteo birichina, che ci ha riservato due brevi rovesci, ci ha costretto a rinunciare: l’apparecchiatura necessaria sarebbe stata danneggiata.
Dimentichiamo l’inconveniente e passiamo alla cronaca. L’obiettivo era richiamare l’attenzione del pubblico sul valore delle “vecchie glorie” (veicoli storici). A promuovere queste Giornate è Swiss Historic Vehicle Federation (SHVF) a sostegno di questo “patrimonio storico mobile” che raggruppa, già solo in Svizzera, più di 140 Clubs, con più di 35’000 veicoli. E a testimoniare il valore di questo “patrimonio” c’era anche la RSI che ci ha dedicato la “copertina” de Il Quotidiano.
Partito dalla Gerra in Via Ciani, il convoy è sceso costeggiando il fiume Cassarate per poi imboccare (con un pizzico di patriottismo) il finale di Corso Elvezia con Piazza Indipendenza e “salutare” il Guglielmo della Rivetta Tell. A seguire: Riva Albertolli, Riva Vela e Riva Caccia ci hanno visto sfilare. Poi Riva Paradiso fino a “Cap Saint Martin” (un po’ di francesismo fa esotico, richiamando la mondana Costa Azzurra). Quindi inversione di marcia in direzione di Pregassona per prendere (in nome del summenzionato patriottismo) Via San Gottardo di Cureggia. Eccoci dunque ad entrare nel bosco, col verde delle prime foglioline sugli alberi a far da “cornice” al grigioverde dell’autocolonna. Quindi, alla curva poco oltre la “Val dall’urocc” (topograficamente: Valle dell’allocco) ci si è aperta la barriera per l’accesso alla sterrata che, passando per “In Culurin” (toponimo) ci ha portato, immersi nel verde della natura e a pochi passi dalla Città, nei pressi dell’Alpe Valà per poi salire verso Pian Soldin. Qui Vittorio, per saggiare le nostre capacità, ha inserito in percorso la variante che passa per Gàrof (Q800): poche centinaia di metri, ma trazioni, ridotte e… concentrazione da inserire sicuramente!
Il nostro giovane centauro Silvio, con la moto Condor bicilindrica boxer, ha sfidato se stesso su questo tratto di fuoristrada “hard” e, non senza fatica, ha brillantemente superato gli ostacoli. Ostacoli che hanno dato del filo da torcere persino all’Haflinger dell’altro nostro giovane, Rocco. Grazie al sostegno fisico di altri nostri autisti anche il mezzo di Rocco ha superato gli ostacoli. Quindi di nuovo in marcia fino all’Alpe della Bolla dove, presso il caratteristico Roccolo, Giuliano, Fausto ed altri collaboratori hanno imbandito la tavola con il gustoso HafliPinzAperitivo.
In questa occasione Vittorio ha informato circa il luogo e le attività future del Club.
Prima di riprendere la via: foto di gruppo con bandiera rossocrociata.
Quindi si è scesi fino a Cadro, per poi risalire a Villa Luganese e “approdare” infine, con le gambe sotto il tavolo, al Grotto del Faggio, in Arla. È, questa, stata l’occasione per gustare lo squisito capretto al forno con patate e, al dessert, il sorbetto all’uva con grappa.
In conclusione, si è vissuto un altro bel momento di aggregazione.
Appuntamento alla prossima!
Carlo
Autocolonna
11 veicoli (2 Haflinger 700AP, 1 Pinz 710M, 2 Puch 230GE, 4 Jeep Willys MB, 1 Jeep Willys CJ 3B, 1 moto Condor 580A)
Partecipanti
23