Un’uscita tra cultura storica e gastronomia

Il futuro visto dal passato

Si sa che un museo può essere visitato più volte perché c’è sempre da scoprire qualche aspetto trascurato la volta precedente.
Nel caso del Forte Olimpio, oggi museo militare, posto sulle sponde del Verbano nella zona delle Bolle di Magadino, l’occasione è stata data da un’escursione organizzata da HafliPinz Ti durante una giornata particolare vissuta all’insegna dell’esercito svizzero.
L’idea di organizzare la visita al Forte Olimpio parte da lontano. Ideata e organizzata dal nostro coordinatore Vittorio, si è concretizzata sabato 19 agosto scorso. La trasferta al fortino si è svolta singolarmente e/o a scaglioni, con l’ultima parte del tragitto ben segnalata agli autisti dai jalons militari posati di buon mattino dai validi Bruno e Adriano.
Jeep, Puch, Haflinger, Pinzgauer e Saurer 6DM ben allineati davanti al fortino hanno dato avvio alla visita, con arrivo al fotofinish del Jeep Willys M38 A1 armato con il cannone anticarro BAT.

Le origini delle fortificazioni

Il Canton Ticino, ed in particolare il Monte Ceneri, ha da sempre svolto una funzione centrale dal punto di vista militare e strategico, in quanto crocevia d’Europa e passaggio obbligato sia per le persone, sia per le merci. Per questo motivo a partire dalla fine del XIX secolo si sono susseguite opere fortificate e linee di difesa, soprattutto in concomitanza dei due grandi eventi bellici: un sistema complesso e articolato costituito da caserme, trincee, appostamenti, forti, “blockhaus”, sbarramenti anticarro e ridotti scavati sotto roccia. Sebbene molte di queste opere non vengano più utilizzate e siano state dismesse, esse mantengono un carattere durevole ed esprimono le decisioni politiche, strategiche ed operative della Confederazione. Si tratta dunque di importanti testimonianze che devono essere tutelate e valorizzate. Inoltre, la maggior parte di queste costruzioni, rimaste a lungo segrete, sono ubicate in luoghi che presentano un notevole valore ambientale e paesaggistico, vista la loro collocazione in zone significative di Alpi e Prealpi. Furono così realizzate tre strutture tra il 1912 e il 1919, già parzialmente operative a partire dalla Mobilitazione generale del 1. agosto 1914: il forte d’artiglieria di Magadino in posizione elevata, il fortino Magadino inferiore, chiamato dalla truppa “Unten”, poi ribattezzato “Forte Olimpio” dal 1980. Sopra la galleria di fiancheggiamento il fortino “Magadino superiore” che costituiva la difesa del forte principale dalla parte superiore del caposaldo.

Dopo la visita del fortino, gestita dalle competenti ‘historiate’ da parte del presidente dell’Associazione Fortificazioni del Gambarogno Renato Bonetti, ci siamo concentrati sull’HafliPinzAperitivo organizzato in modo impeccabile dal nostro Giuliano, vice presidente del Club.

Gradito ospite il Ten Col Paolo Germann, già Cdt del settore 24 del Corpo delle Guardie dei forti e memoria storica delle infrastrutture militari, ci ha intrattenuti sulla storia del Novecento che portò alla creazione delle fortificazioni militari in Ticino.

La giornata è poi continuata al Ristorante Pizzeria La Monda con un apprezzato pranzetto conviviale nel quale è stato messo in tavola un succulento pollo al cestello, servito con il pane nel ‘gamellino’ mentre, nella ‘gamella’, fiori recisi davano colore alla tavolata: il tutto rigorosamente vintage.

Concludo segnalando che, ai saluti, diversi partecipanti ci hanno espresso soddisfazione e apprezzamento per l’interessante e ben organizzata giornata.
Compiaciuti per l’esito molto positivo del raduno anche il pres Angelo e i membri del Comitato.

Giorgio


Autocolonna
11 veicoli (3 Haflinger 700AP, 3 Puch 230GE, 1 Pinzgauer 710M, 1 Jeep Willys CJ 3A, 1 Jeep Willys CJ 3B, 1 Jeep Willy M38A1 BAT, 1 Saurer 6DM)

Partecipanti
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